A chi non è capitato di sentire una donna lamentarsi di un fastidio alle gambe, dovuto ad un eccessivo carico accumulato durante le attività quotidiane, che genera un senso di pesantezza e gonfiore, percepito soprattutto al termine della giornata?!
Questa problematica è alla base dell’insorgere delle famigerate vene varicose, che sono causate da un’insufficienza venosa, ovvero dalla difficoltà del sangue di ritornare verso il cuore.
LA CALZA ELASTICA
Le calze elastiche a compressione graduata rappresentano uno dei rimedi maggiormente utilizzati. Risulta essere il dispositivo più efficace e completo per la terapia dell’insufficienza venosa.
Le calze elastiche si distinguono tra modelli terapeutici e quelli preventivi (riposanti). La differenza è determinata dal livello di compressione (misurato in millimetri di mercurio) che possono assicurare.
Le calze elastiche preventive – spesso chiamate anche “calze da riposo” sono calze solitamente impiegate quando non c’è una condizione patologica da controllare. Difatti, il loro scopo è principalmente quello di prevenire problemi circolatori in individui che, per un motivo o per un altro, si trovano esposti al rischio d’insorgenza di tali disturbi.
Ne esistono diversi modelli, sia per uomo che per donna, in base alle funzionalità specifiche a cui devono rispondere alle esigenze di compressione necessarie al soggetto:
- gambaletto
- autoreggente
- collant
- monocollant
Affinché siano efficaci, vanno indossate con costanza tutte le mattine prima di alzarsi dal letto e tolte soltanto alla sera, al momento di coricarsi.
LA TERAPIA COMPRESSIVA
Cos’è?
La terapia compressiva medica consiste nell’applicare un tipo di dispositivo elastico, principalmente sugli arti, per esercitare una pressione controllata su di essi. Comprimendo gli arti o altre aree del corpo, il dispositivo di compressione medica comprime le pareti venose, migliorando così la circolazione generale e sostenendo il flusso sanguigno verso il cuore.
A chi è rivolta?
La terapia compressiva ha un impiego diffuso in diverse circostanze . I soggetti più a rischio sono :
- Persone con problemi vascolari di tipo ereditario,
- Le donne che utilizzano la pillola anticoncezionale e le donne durante la gravidanza
- Chi deve affrontare un lungo viaggio in macchina o in aereo e quindi bloccati per molto tempo nella medesima posizione.
- Lavori o attività che costringono a passare molto tempo in posizione eretta (ad esempio, infermieri, hostess, operatori dei servizi di ristorazione, addetti alle pulizie, ecc.).
- I pazienti costretti ad un lungo allettamento dovuto ad un intervento chirurgico.
E certamente correlato ad uno stile di vita che porta ad assumere delle abitudini scorrette, sia dal punto di vista dell’alimentazione che si basa su una dieta povera di fibre, sia per l’eccesso di sedentarietà sempre più diffusa.
I suoi benefici
- Allevia i sintomi dell’insufficienza venosa e allevia sintomi come dolore e pesantezza. L’uso continuativo di queste calze migliora la circolazione venosa grazie al fenomeno dell’elastocompressione, cioè la pressione dall’esterno verso l’interno della gamba, migliorando così la circolazione generale e sostenendo il flusso sanguigno verso il cuore.
- Previene problemi circolatori, in quei soggetti che per vari fattori possono essere predisposti.
- Aiuta a ridurre il gonfiore e la formazione di edema nei tessuti edematosi riducendo la perdita capillare nel tessuto e supporta il drenaggio linfatico del liquido interstiziale. La compressione medica allevia notevolmente il dolore, la sensazione di gonfiore e pesantezza degli arti inferiori e a altri sintomi correlati a disturbi venosi e linfatici.
COME SI SUDDIVIDONO I GRADI DI COMPRESSIONE ?
La compressione di una qualsiasi calza viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e spesso, erroneamente, in denari. Infatti questa unità di misura indica la quantità di filato presente nella calza, la sua consistenza. La linea preventiva viene suddivisa generalmente in 2 compressioni primarie:
70 denari corrispondono a 12-15 mmHg
140 denari corrispondono a 18 mmHg
Le calze a compressione graduata con livelli di compressione superiori devono essere prescritte dal medico. Per «livello di compressione superiore» si intende una graduazione compresa tra 20–30 mmHg e 30–40 mmHg.
CONSIGLI SULLA MANUTENZIONE DELLA CALZA
La durata media di una calza è di circa 6-8 mesi. L’ uso quotidiano e i continui lavaggi ne fanno perdere la compressione corretta. Per far durare al massimo la vostra calza potreste seguire questi semplici consigli:
- Lavare la calza a mano ad una temperatura non superiore ai 40° con un sapone neutro e non utilizzare detergenti aggressivi. Durante il lavaggio non strizzare le calze per non danneggiare le fibre elastiche. Preferibile lavarle a mano.
- Far asciugare la calza orizzontalmente, lontano da fonti di calore come il sole o i caloriferi in inverno.
- Quando indossate le calze usate dei guanti: sono ottimi quelli in gomma che si usano per lavare i piatti o quelli in lattice. Unghie lunghe ed anelli possono far sfilare il tessuto.
DOVE POSSO ACQUISTARLE?
Le calze a compressione graduata con livelli di compressione relativamente bassi (10-18) sono acquistabili senza prescrizione. Al contrario calze di compressione più elevata chiamate calze terapeutiche, indicate per problematiche venose più gravi, vanno acquistate previa prescrizione medica.
Potete trovare queste calze in qualsiasi farmacia o negozio specializzato in prodotti per la salute e il benessere, specialmente a livello ortopedico.
RISCHI
Una pressione eccessiva e distribuita in modo non uniforme, ad esempio in caso di modello inadatto, misura troppo piccola o vestizione errata (ad esempio se la calza non fosse perfettamente distesa) può causare lesioni della pelle, specialmente nei pazienti più anziani, malnutriti e più in generale in quelli con pelle sottile e fragile.
Un utilizzo prolungato potrebbe indurre la formazione di reazioni infiammatorie, una delle ragioni per cui si consiglia di non indossarle la notte.
Contattare immediatamente il medico in caso di insorgenza di:
Sensazioni di intorpidimento, formicolio, dolore o indolenzimento al piede o alla gamba; alterazioni del colore/temperatura di gamba o piede, ovvero se dovessero diventare pallidi , freddi o bluastre. Eruzione cutanea, che potrebbe significare un’allergia alle fibre elastiche delle calze.
Vieni a trovarci in sede ! Troverai un nostro tecnico specializzato a cui potrai chiedere consiglio sulla la calza più adatta alle tue esigenze.
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